Gatto dell'Isola di Man (Manx)

Pregi

  • Aspetto inconfondibile
  • Intelligente e coraggioso
  • Buono con i bambini e con i cani
  • Affettuoso
  • Buon cacciatore di topi

Difetti e cure

  • Non vuole essere trascurato
  • Richiede una spazzolatura quotidiana

Il Manx, a volte chiamato “rumpy” (senza coda) ma anche Gatto dell’Isola di Man (luogo di provenienza del gatto Manx), ha un aspetto unico. È privo di coda; le zampe posteriori, più lunghe delle anteriori, e il breve dorso lo fanno un po’ assomigliare a un coniglio.

Il Manx, peraltro simile al gatto domestico a pelo corto, ha un incavo pronunciato al posto della coda; questa caratteristica però non disturba il suo equilibrio, e le sue potenti zampe posteriori sono capaci di grandi salti.

Corre anche molto velocemente. È un buon cacciatore di topi, in grado di procurarsi il cibo da solo (ma non fidatevi a lasciargli mancare il pranzo!).

Il Manx è un compagno leale e affettuoso; è curioso, intelligente e divertente, ama far parte della famiglia. Soffre se viene trascurato e lasciato solo. Potrebbe essere un ottimo gatto da ufficio, perché la sua coda non resta impigliata nelle porte!

Toeletta del Manx

Al sottopelo corto e fitto, nonché al morbido sovrapelo di media lunghezza, gioveranno una pulizia quotidiana con una spazzola di media durezza e un pettine a dentatura media per eliminare il pelo morto e mantenere il mantello lucente e sano. Un controllo regolare va fatto anche a orecchie, occhi e denti.

Origini e storia del Manx

Da secoli si conoscono i gatti senza coda. Charles Darwin scriveva di averne visti molti in Malesia. Ce ne sono anche in Russia e in Cina. È possibile che giungessero all’isola di Man con le navi provenienti dall’Estremo Oriente.

Qualunque sia il modo d’arrivo, dato l’isolamento geografico e la scarsità di altri gatti domestici, il gene legato all’assenza di coda si conservò e diffuse sull’isola. Esiste un libro di 200 anni fa, ora al Museo Manx di Douglas, Isola di Man, che parla dei gatti senza coda. Venivano considerati simbolo di fortuna e riprodotti su gioielli, monete e quadri.

Un’azienda statale dell’isola sta ora allevando con un certo successo i gatti Manx, e i turisti possono acquistarli come ricordo delle vacanze. Vengono anche esportati. La prima volta che furono esportati negli Stati Uniti fu negli anni trenta, dove sono piuttosto apprezzati. Pare che il re Edoardo VII possedesse un Manx quando era principe del Galles. Nel 1979 il vincitore assoluto della mostra «British Supreme Cat Show» fu un magnifico Manx nero maschio.

Allevamento

È difficile allevarli, perché neppure l’accoppiamento di due Manx genera necessariamente dei gattini senza coda. Ne risultano infatti dei piccoli con coda, o senza, o con coda corta, e il continuo incrocio fra Manx provoca la comparsa di un fattore letale che fa morire i gattini prima o subito dopo la nascita.

Il gene per l’assenza di coda sembra essere legato anche a dei difetti ossei con formazione di altre vertebre fuse insieme, che provocano dei gattini deformi a spina dorsale bifida. Si rende necessario l’incrocio con del pelo corto a coda normale (GB) o con dei Manx a coda lunga (USA e GB). Le nidiate Manx possono contenere dei “rumpy”, ovvero gatti del tutto privi di coda; dei “riser”, che hanno un ridotto numero di vertebre, di solito immobili; degli “stubby”, che hanno una breve coda bitorzoluta o curva; dei “longy”, con una coda di lunghezza media. Il Manx da esibizione deve essere completamente privo di coda e avere un incavo al suo posto. Gli altri costituiscono degli ottimi gatti di compagnia, e possono essere usati negli incroci con i rumpy.

Cuccioli

La mancanza di coda della madre, che sembra essere il giocattolo preferito dei gattini delle altre razze, non sembra deprimere la voglia di giocare dei piccoli Manx.

Requisiti per le mostre

La principale caratteristica del Manx da mostra è la completa mancanza di coda, con un incavo al suo posto. Il gatto dovrebbe inoltre avere un dorso breve e arrotondato come un coniglio, con le zampe posteriori più lunghe delle anteriori e i fianchi profondi.

Pelo. Doppio, corto e lucente. Il sottopelo è folto e cotonoso, il sovrapelo, più lungo, ma non troppo, morbido e aperto.

Corpo. Si tratta di un gatto robusto, con il posteriore arrotondato e forte, i fianchi profondi e la schiena breve. Le zampe posteriori sono più lunghe delle anteriori, le cosce muscolose. La schiena è incurvata a partire dalle spalle. I piedi sono compatti e tondi.

Coda. Del tutto assente, con, al suo posto, un incavo. Un residuo di coda è un difetto.

Testa. Grande e rotonda, con guance prominenti. Collo corto e compatto, mento forte. Naso mediamente lungo, con un accenno di «stop» (USA) o niente (GB). I cuscinetti dei baffi sono arrotondati e ben demarcati. Le orecchie, grandi, larghe alla base, leggermente appuntite (GB) o a punte tonde (USA), inserite in cima alla testa.

Occhi. Grandi, tondi ed espressivi. Inseriti ad angolo rispetto al naso, con gli angoli esterni più alti di quelli interni.

Colore. Sono ammessi tutti i colori e i disegni, nonché le loro combinazioni, tranne (in USA) i colori cioccolato, lavanda e il disegno himalaiano, o questi colori con bianco. Il colore del Manx riveste importanza secondaria nei confronti della mancanza di coda, del dorso breve, dei fianchi profondi e del posteriore arrotondato. Il colore degli occhi deve armonizzarsi con quello del mantello. Il Manx bianco deve avere occhi blu, arancio, o spaiati (uno blu e uno arancio).